Paul Pogba - 1993 - Francia

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    Tutto sul giovanissimo centrocampista francese, il cui contratto con i Red Devils scadrà nel giugno 2012: Milan e Inter sono pronte a tuffarsi su questo mediano di talento...

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    NOME: Paul Pogba
    DATA DI NASCITA :15 marzo 1993
    LUOGO DI NASCITA : Lagny-sur-Marne (Île de France - Francia)
    NAZIONALITA' : Francese/Guineana
    ALTEZZA:186 cm
    PESO: 80 kg
    RUOLO: Centrocampista
    SQUADRA: Manchester United


    UN CASO INTERNAZIONALE - Molti ricorderanno che poco più di due anni fa, nell'estate del 2009, Paul Pogba fu al centro di un vero e proprio caso internazionale. Figlio di genitori guineani ma nato nella Seine-et-Marne, dipartimento della periferia est di Parigi, il piccolo Paul attira le attenzioni già all'epoca dei suoi primi passi calcistici nella banlieue, con l'US Roissy-en-Brie prima e l'US Torcy poi, e così quando più tardi brilla di mille luci nelle fila degli U17 del Le Havre, protagonisti di una grande stagione culminata nell'approdo alla fase finale del campionato nazionale di categoria, e contemporaneamente trascina la Francia U16 alla vittoria dei noti tornei internazionali giovanili Val De Marne e Aegean Cup, è inevitabile che innumerevoli occhi siano puntati su di lui ormai da tempo.

    Finché un giorno il ragazzo, di comune accordo con la sua famiglia, decide di lasciare il club normanno e di volare oltre la Manica per tentare l'avventura al Manchester United, come tanti altri calciatori adolescenti che inseguono il miraggio di una carriera ad alto livello e cercano fortuna all'estero senza il consenso del proprio club formatore. Ma il Le Havre non ci sta e si rivolge alla FIFA, sostenendo di avere con Pogba un accordo precedente e mettendo all'indice i presunti metodi poco ortodossi di cui gli inglesi si sarebbero serviti per ottenere il consenso dei genitori, offrendo loro una casa ed un assegno da 87.000 euro.

    Nella vicenda s'intromette anche il Torcy, pubblicando sul proprio sito ufficiale un comunicato in cui denuncia che, fatte le debite proporzioni, lo stesso Le Havre aveva a suo tempo fatto ricorso a metodi similari per convincere il ragazzo a lasciare la periferia parigina per l'Alta Normandia. E così, due anni dopo il sollevamento di un polverone analogo intorno a Kakuta fuggito dal Lens con destinazione Chelsea, per cui proprio nel 2009 arriverà la severa condanna della giustizia sportiva col divieto per il club londinese di operare sul mercato, scoppia un altro caso che pone all'attenzione il problema dei trasferimenti dei minori all'estero e catapulta nell'occhio del ciclone un ragazzino che non ha ancora mai giocato una partita tra i professionisti.

    Stavolta la querelle ha però un esito differente: la FIFA assolve il Man Utd, non avendo riscontrato prove di un vincolo contrattuale preesistente nè di altre irregolarità, mentre il Le Havre decide di non ricorrere in appello e preferisce invece trovare un accordo amichevole con gli inglesi; alla fine, Paul raggiunge ufficialmente Manchester il 6 ottobre 2009.

    COSA É ACCADUTO DA ALLORA - Pensando ad un Kakuta che oggi si è un po' perduto, sballottato tra la squadra riserve del Chelsea e prestiti poco fruttuosi, viene naturale domandarsi cosa ne sia stato invece di Paul Pogba, a distanza di quattordici mesi dal suo burrascoso trasferimento. E' innegabile che fin dal debutto avvenuto contro il Crewe Alexandra nell'ottobre del 2009, il suo percorso nell'Academy dei Red Devils sia stato scintillante, condito da elogi unanimi, gol spettacolari che hanno fatto il giro di You Tube e trofei in bacheca, tra i quali menzioniamo le affermazioni nella Premier Academy League 2009-10 e nella FA Youth Cup 2010-11.

    Parallelamente, un Europeo Under 17 giocato da protagonista con la maglia della Francia fino alla finale persa nel maggio 2010 di fronte all'Inghilterra, poi il passaggio all'U18 ed infine all'U19, nella quale ha esordito il 6 settembre 2011 con due assist nell'amichevole contro l'Italia (3-1), mentre la Guinea continua a tentarlo sperando di convincerlo a cambiare maglia; ed ancora, le positive apparizioni con la squadra riserve, con cui il debutto è datato 2 novembre 2010 (3-1 sul Bolton) ed a cui è stato stabilmente aggregato all'inizio della stagione 2011-12, e la prima convocazione di Ferguson in occasione del match di FA Cup contro il Crawley Town (19 febbraio 2011), senza tuttavia scendere in campo. Ed il 20 settembre 2011 ecco finalmente anche l'atteso esordio in prima squadra, facendo il proprio ingresso nella ripresa nella vittoria sul Leeds United in Carling Cup (3-0), con il numero 42 sulle spalle; a questa prima apparizione ne seguiranno altre due nella medesima competizione, contro l'Aldershot al quarto turno (25 ottobre, 3-0) e contro il Crystal Palace al turno successivo, in una prima volta all'Old Trafford che coincide con una clamorosa eliminazione (30 novembre, 1-2).

    "Dobbiamo dare a Pogba l'opportunità di mostrare quello che è capace di fare con la prima squadra, altrimenti cosa accadrebbe? Che alla scadenza del suo contratto andrebbe a cercare la stessa opportunità altrove": questo aveva dichiarato Sir Alex Ferguson ad inizio stagione, e sembra che le sue parole si stiano rivelando profetiche; infatti il ragazzo, a quanto pare insoddisfatto dello scarso tempo di gioco concessogli fin qui, non ha ancora accettato di prolungare il contratto che scade a giugno del prossimo anno, con opzione di rinnovo per altri dodici mesi. Inutile dire che ad essersi ingolositi sono in parecchi: Amburgo, Arsenal, i rivali cittadini del Manchester City e soprattutto Inter e Milan - attraverso la mediazione di Mino Raiola, secondo alcune indiscrezioni - sarebbero le più attente all'evoluzione del dossier.

    PERCHÉ TUTTI LO VOGLIONO - Ma cos'ha Pogba di così speciale da suscitare tante attenzioni illustri? In effetti, fin dal momento in cui il suo approdo a Manchester l'ha posto sotto i riflettori, per lui i paragoni si sono sprecati, ed in particolare sono stati gli accostamenti ad Abou Diaby e ad un mostro sacro come Patrick Vieira a ricorrere frequentemente.

    Se è vero che sotto alcuni aspetti, su tutti la struttura morfologica longilinea e certe movenze, il giovane francese può ricordare i suoi sopra citati connazionali, va tuttavia detto che si tratta di un giocatore dalle caratteristiche peculiari. Ciò che lo rende potenzialmente straordinario è la combinazione di qualità fisico-atletiche veramente notevoli con una padronanza tecnica non comune, ed il suo essere a proprio agio alla stessa maniera quando si tratta di difendere e quando si tratta di attaccare; è un vero e proprio centrocampista box to box, forte fisicamente, resistente, combattivo e creativo, dotato di gran controllo di palla, facilità di passaggio sia corto che lungo con entrambi i piedi, visione di gioco e capacità di dettare i tempi della manovra dando l'impressione di sapere sempre qual è la cosa migliore da fare in un determinato momento. Con in più la micidiale arma del tiro dalla lunga distanza, potente ed imprevedibile: davvero eccezionali alcune traiettorie che il ragazzo riesce a trovare con il destro, con una frequenza degna di nota.

    Pogba si è poi distinto sin da piccolo per la sua personalità da leader, come dimostra la fascia di capitano portata al braccio già ai tempi del Torcy, a tredici anni, e poi in tutte le selezioni giovanili francesi, se si eccettuano i sei mesi in cui è stato sospeso dalla Federazione in seguito alla controversa vicenda del suo trasferimento.


    LE INCOGNITE - Gli interrogativi nel suo caso riguardano principalmente la capacità di riprodurre nel calcio dei grandi lo stesso livello di prestazioni offerte nel contesto dei tornei giovanili. Entrando più nello specifico, la prima incognita in tal senso è rappresentata senz'altro dall'aspetto mentale, ovvero dall'attitudine a convivere con la pressione e con le esigenze tipiche della competizione ad altissimi livelli; inoltre, è da verificare l'adattamento ad una gestione differente dei tempi di gioco, dell'intensità, in generale delle scelte da compiere in campo da parte di un giocatore che nelle categorie giovanili era abituato a sovrastare gli avversari sul piano fisico e tecnico. Sotto questi punti di vista il ragazzo deve certamente fare ancora progressi, come si è visto nelle sue prime partite di Carling Cup in cui non ha trasmesso le stesse sensazioni di tranquillità e di totale controllo che ha sempre dato con l'Academy.

    Di certo, se si considera il puro potenziale siamo di fronte ad un elemento di valore assoluto, e chi segue abitualmente le formazioni giovanili dei Red Devils sostiene che dai tempi di Giuseppe Rossi non si vedevano da quelle parti giocatori tecnicamente dotati come Pogba o come l'altro gioiello Ravel Morrison, opinione condivisa anche da vari compagni della prima squadra che hanno avuto modo di osservarlo da vicino in allenamento; ed il timore di alcuni tifosi è che, proprio come Giuseppe Rossi, Paul Pogba sia un gioiello destinato a risplendere altrove, dopo aver regalato i suoi primi bagliori nelle riserve dello United.

    Ferguson, che ne ha lodato più volte i mezzi, non lo considera del tutto pronto mentalmente ma è consapevole che continuare a centellinarne l'impiego aumenta esponenzialmente il rischio di perderlo e, complici le tante indisponibilità a centrocampo, non è affatto da escludere che decida finalmente di rompere gli indugi e di lanciarlo in Premier League; ma forse, a giudicare dalle voci di mercato che si accavallano sempre più insistenti, potrebbe già essere troppo tardi.

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  2. Lipi™
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1 replies since 27/12/2011, 21:35   36 views
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