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Il gioiello del Genk che il Chelsea sta corteggiando da anni...
Tutto sul centrocampista offensivo belga, classe 1991, uno dei grandi obiettivi di mercato di Andrè Villas-Boas per la prossima sessione di mercato.
NOME: Kevin De Bruyne
DATA DI NASCITA: 28 Giugno 1991
LUOGO DI NASCITA: Drongen
NAZIONALITA’: Belgio
ALTEZZA: 180 cm
PESO: 68 kg
RUOLO: Centrocampista
SQUADRA: Genk
Andrè Villas Boas, uno dei suoi più grandi estimatori, lo ha recentemente paragonato ad Enzo Scifo, una delle grandi leggende dei Diavoli Rossi, per le sue incredibili doti tecniche. Ma il paragone con l’ex centrocampista, tra le altre, di Inter e Torino potrebbe rivelarsi anche stretto per Kevin De Bruyne, 20enne gioiello del Genk già nel giro della Nazionale di Leekens, uno degli esponenti di spicco di una generazione destinata a scrivere pagine importantissime della storia del calcio belga.
DELIZIA PER GLI OCCHI - Restare impassibili davanti alla classe di questo centrocampista, che ama partire da sinistra, è pressoché impossibile: Kevin fa parte di quella ristretta cerchia di talenti dal portamento innato, elegante nelle movenze, illuminante nelle giocate. La specialità della casa è l’assist, ma ha margini di miglioramento tali da poter diventare anche un giocatore da doppia cifra in termini realizzativi, grazie soprattutto alle straordinarie capacità balistiche. E’ dotato infatti di un ottimo tiro dalla distanza e di grande precisione sui calci piazzati. Ha visione di gioco, non è rapidissimo ma è geniale nello stretto e sa essere estremamente spettacolare anche nel dribbling in corsa (non è raro vederlo tentare il ‘flip-flap’ alla Ronaldinho).
Gioca prevalentemente da centrocampista sinistro ma può essere impiegato anche da trequartista. Proprio dietro le punte potrebbe trovare la sua dimensione ideale, ma ha bisogno di irrobustirsi fisicamente e di ridurre i cali di concentrazioni dei quali è ancora vittima durante l’arco dei novanta minuti. Il suo tallone d’Achille è il colpo di testa.
PRIMI PASSI - Kevin comincia la sua carriera in un piccolo club del suo paese natio, il KVV Drongen, e all’età di 8 anni passa nella sua scuola calcio del Gent. Nel 2005 l’approdo al più prestigioso Genk, che brucia la concorrenza di Anderlecht e Bruges convincendo il ragazzo a scegliere i colori biancoblù.
Il 6 giugno 2007 l’esordio, a soli 16 anni, con l’Under 19, nel 5-0 rifilato dal Belgio ai pari età della Svezia nella fase Elite dei campionati Europei Under 19. Del talento di De Bruyne si comincia ben presto a parlare sia in patria che all’estero e nell’estate del 2008 viene aggregato alla prima squadra dal Vanhaezebrouck, che attende fino al maggio dell’anno successivo per farlo esordire tra i grandi: Kevin entra nel finale di uno sfortunato Charleroi-Genk, terminato 3-0 per i padroni di casa.
Per il debutto dal primo minuto bisognerà attendere la Supercoppa belga, il 25 luglio 2009, contro lo Standard Liegi. Siamo agli albori della stagione del definitivo lancio: “de Witte” (“il bianco”), come viene ribattezzato per via della carnagione pallida e i capelli dorati, colleziona 35 presenze (19 da titolare), condite da tre goal. L’interesse dei club stranieri non tarda ad arrivare: le prime a chiedere informazioni sono Psv, Ajax, Twente, Bayern Monaco e il Chelsea, che inizia un lungo corteggiamento.
ASSALTO BLUES - Il Genk respinge le offerte (su tutte quella da 5 milioni di euro dei campioni d’Olanda del Twente) e nella stagione 2010/2011 Kevin esplode definitivamente: arriva l’esordio nella Nazionale maggiore (dopo 9 gettoni con l’Under 19) e con 5 goal e 16 assist si afferma come uno dei grandi protagonisti della cavalcata del club biancoblù verso il suo terzo titolo nazionale, nonostante una brutta mononucleosi lo tenga ai box per circa due mesi tra ottobre e dicembre.
I Blues, dopo aver tentato invano l’assalto a gennaio (con una proposta da 10 milioni di euro), tornano alla carica in estate: il Chelsea punta a bloccare il giocatore e propone la possibilità di un anno in prestito al Vitesse o allo stesso Genk, ma la trattativa non decolla perché i campioni del Belgio considerano bassa l’offerta dei londinesi.
L’inizio di stagione è condizionato da un infortunio al polpaccio che lo tiene ai box fino a metà settembre ma Kevin col passare delle settimane ritrova la condizione e il 29 ottobre vive una delle serate più importanti della sua carriera: il centrocampista firma infatti una strepitosa tripletta trascinando il Genk alla rocambolesca vittoria 5-4 sul campo del Bruges.
LONDRA, SECONDA CASA - Il futuro di De Bruyne, accostato anche a Juventus e Roma, sembra comunque destinato ad essere in Inghilterra, a gennaio o nella prossima estate: le ultime indiscrezioni danno il Manchester United in pressing sul giocatore nel tentativo di soffiarlo al Chelsea, che continua a tessere la sua tela per portare Kevin a Londra, città alla quale il numero 14 del Genk è legatissimo.
La madre del ragazzo è infatti nata e cresciuta nella capitale inglese, a poche miglia da Stamford Bridge, ed è proprio a Londra che risiede tutto il ceppo familiare di Kevin, da lato materno. “Trascorro ogni Natale a Londra e considero Ealing e West London la mia seconda casa. E da mamma ho ereditato una mentalità ‘inglese’, l’esser ostinato, credere fortemente nelle proprie opinioni”, ha raccontato il giocatore alla vigilia della gara di Champions contro il Chelsea, ammettendo di augurarsi un trasferimento ai Blues nella prossima stagione, dove potrebbe ritrovare altri due giovani talenti belgi come Lukaku e Courtois.
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