Fabrizio Miccoli

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    Dati:



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    Carriera



    Talentuoso fin da bambino, al fine di permettergli di giocare nelle categorie di età superiori,[17] i dirigenti del San Donato, la sua prima squadra, falsificavano i suoi documenti incollando la sua foto in tesserini di altri ragazzini che rientravano nella categoria giusta, come ad esempio un certo Gianluca Luceri:[18] dei sei anni reali, gliene facevano dimostrare otto.[19][20]
    Nel 1992, a dodici anni, entrò nel settore giovanile del Milan, che lo acquistò per dieci milioni di lire,[18] restandovi per due anni. In maglia rossonera si distinse vincendo un campionato nella categoria Giovanissimi segnando 28 gol in una stagione e facendo anche il raccattapalle a San Siro. Nostalgico di casa, decise quindi di tornare, ma nel Lecce, squadra per la quale ha sempre tifato, giocavano tanti ragazzi ed i dirigenti non poterono garantirgli il posto in squadra.[21] Passò così giovanissimo, a diciassette anni, al Casarano del direttore sportivo Pantaleo Corvino, con cui dapprima vinse uno scudetto con la categoria Berretti,[21] quindi esordì in Serie C1 a 16 anni[21] diventando titolare fin dal suo primo anno, nel quale mise a segno 8 reti. Ripeté anche la stagione successiva i risultati del suo esordio nel calcio professionistico, tanto che nel 1998 fu acquistato dalla Ternana, in Serie B. In quattro stagioni con la Ternana, tutte in serie cadetta, Miccoli realizzò 32 gol, di cui 15 solo nell'ultima stagione: tale cifra è rimasta un record personale per il giocatore fino alla stagione 2009-2010, quando con la maglia del Palermo batte tale risultato; realizza la prima tripletta in carriera nella gara in trasferta contro il Pescara (1-3) nel campionato 2000-2001.
    Perugia, Juventus e Fiorentina [modifica]
    Nell'estate 2002 viene acquistato dalla Juventus che lo gira in prestito al Perugia del Presidente Luciano Gaucci con il quale non ebbe un buon rapporto.[22] Con questa squadra debuttò in Serie A conquistando un decimo posto, segnando 9 reti in campionato e 5 in Coppa Italia. L'allenatore era Serse Cosmi, suo mentore e, a detta dello stesso Miccoli, il miglior allenatore che abbia mai avuto.[23][24] Il 21 dicembre 2009 proprio Cosmi guidò la squadra formata da Miccoli per un'amichevole di beneficenza per la raccolta fondi da destinare agli alluvionati di Messina di quasi tre mesi prima.[25]
    Tornato alla Juventus,[22] giocò un discreto campionato nel quale, pur svolgendo il ruolo di rincalzo, si dimostrò una buona alternativa alle punte titolari Alessandro Del Piero e David Trezeguet.[26] Realizzò 8 reti nel campionato 2003-2004 più una rete in Champions League contro l'Olympiakos Pireo.
    Mai del tutto amato dalla dirigenza bianconera (allora guidata dalla triade Moggi-Giraudo-Bettega),[27][28] con la quale ebbe anche qualche screzio, e dopo l'acquisto di Zlatan Ibrahimović da parte dei bianconeri che gli ha chiuso praticamente lo spazio in squadra,[29] nel 2004-2005 fu ceduto a titolo definitivo alla neopromossa Fiorentina per 14 milioni di euro, e contemporaneamente fu stipulato un accordo di partecipazione per 7 milioni di euro.[30] Solo successivamente dichiarò che la sua annata in bianconero fu «una tragedia».[31]
    Con la maglia viola disputò un'ottima stagione[32] mettendo a segno 12 reti in 35 partite di campionato, risultando il capocannoniere della sua squadra contribuendo così alla salvezza della stessa[32] ottenuta all'ultima giornata nella vittoria per 3-0 sul Brescia, sbloccando la partita su calcio di rigore.[33] Alcuni mesi prima un suo errore dal dischetto alla lotteria dei rigori sancì l'eliminazione della squadra dai quarti di finale di Coppa Italia.[32]
    A fine annata viene riscattato alle buste dalla Juventus per 2 milioni di euro contro 1,5 milioni offerti dalla Fiorentina.[34]
    Il rilancio al Benfica [modifica]
    Nella stagione 2005-2006 passò in prestito oneroso (900 000 euro) al Benfica, nel campionato portoghese.[35] Con la squadra di Lisbona si mise in luce anche in Champions League, segnando due gol. Nell'estate 2006 il prestito al Benfica fu rinnovato per un'ulteriore stagione a fronte di un esborso di ulteriori 250 000 euro,[36] nella quale Miccoli scese in campo 22 volte segnando 10 reti in campionato, disputando un campionato di alto livello e diventando uno dei giocatori preferiti della tifoseria del club lusitano.[37] Collezionò 5 presenze e 2 reti in Champions League e 6 presenze e una rete in Coppa UEFA.
    L'esperienza lusitana è stata però segnata da infortuni a catena che gli hanno fatto pensare seriamente di smettere di giocare, pensiero poi abbandonato grazie al supporto morale della moglie.[38]
    Palermo [modifica]
    Con il passare degli anni è divenuto sempre più un leader della squadra rosanero, fino a diventarne il capitano. È considerato uno dei giocatori più forti nella storia di questa società.[39][40] È quasi sempre stato decisivo, poiché le sue reti sono valse al Palermo un terzo del totale dei punti ottenuti.[41]
    Stagione 2007-2008 [modifica]
    « È il giocatore più forte con cui abbia mai giocato. »
    (Amauri[42][43][44])
    Dopo la fine del prestito al Benfica e il rientro alla Juventus, nell'estate 2007 viene acquistato a titolo definitivo dal Palermo[45] per 4,3 milioni di euro pagabili in tre anni. Con la squadra palermitana ha firmato un contratto triennale.[46] Con Amauri ha formato per una stagione una delle coppie offensive più valide della Serie A.[47]
    I primi gol con la maglia rosanero arrivano alla seconda giornata contro il Livorno: il primo dopo una triangolazione con Amauri, il secondo su calcio di punizione, a giro, da fuori area, sotto la traversa. Il calciatore salentino si ripete ancora su punizione nella partita contro il Milan, siglando il gol del 2-1 al 93º minuto di gioco. Il 12 aprile 2008, con una punizione da 20 metri, decide il derby di Sicilia Palermo-Catania a 6 minuti dal termine. La sua stagione, tuttavia, è costellata da infortuni che non gli garantiscono una buona continuità di forma,[48][49] chiudendo il campionato con 22 presenze ed 8 reti.
    Stagione 2008-2009 [modifica]
    Nella stagione 2008-2009 si rilancia segnando 4 gol in 3 partite giocate contro Roma (doppietta), Napoli e Reggina.[50] Mette a segno il 5º gol in altrettante partite contro la Juventus, sua ex squadra.
    Si è visto anche all'opera con la fascia di capitano nella partita giocata al Via del Mare contro il Lecce, squadra della sua terra di cui aspira, un giorno, di indossare la maglia.[51][52] A tal proposito, pur essendo il rigorista della squadra rosanero, il 15 marzo 2009 non ha voluto tirare il rigore assegnato nella gara di ritorno proprio contro il Lecce,[53] partita nella quale ha segnato il suo decimo gol in campionato.[54] Ha indossato la fascia di capitano anche contro il ChievoVerona.
    Il 24 maggio, nella partita esterna contro l'Atalanta (2-2), mette a segno il 13º gol stagionale, realizzando il suo record personale di gol segnati in una singola stagione. Prima di questa stagione, il record apparteneva alla stagione 2004-2005 quando indossava la maglia della Fiorentina (12).
    Il 30 maggio ha rinnovato il contratto, che scadeva nel 2010, fino al 2012,[55] con un ritocco all'ingaggio tale da fare salire lo stipendio ad 1,2 milioni di euro annui.[56]
    Termina la stagione con un altro gol all'ultima giornata di campionato contro la Sampdoria, portando a 14 il suo record di reti in massima serie (poi superato nell'annata successiva) e diventando capocannoniere della squadra insieme al compagno di reparto Edinson Cavani.
    Stagione 2009-2010 [modifica]
    La nuova stagione si apre positivamente per lui: distintosi in precampionato nel quale è risultato il miglior marcatore con 8 reti,[57] alla prima partita ufficiale della stagione segna una doppietta (il primo gol su rigore da lui stesso procurato, l'altro su azione) nel Terzo turno di Coppa Italia contro la SPAL (4-2) il 15 agosto. Si ripete alla prima giornata di campionato contro il Napoli (2-1), segnando su rigore il gol della vittoria.
    In questi due anni abbondanti giocati in Sicilia, è divenuto uno dei giocatori chiave della squadra,[58] divenendo anche il capitano della squadra dapprima complice l'infortunio occorso a Fabio Liverani che ha tenuto il centrocampista romano fuori per alcuni mesi, e poi per volontà dello stesso presidente Zamparini, che in data 20 novembre 2009 (in conferenza stampa) comunicò che la fascia restava al braccio di Miccoli.[59]
    Il 13 dicembre 2009 a San Siro contro il Milan (2-0), è stato autore di un gol e in generale di una buona prestazione - per la quale ha ricevuto voti alti dai maggiori quotidiani sportivi nazionali - e nella quale gli è stato tributato un applauso dal pubblico avversario al momento della sostituzione.[60]
    Il 27 marzo 2010 nella vittoria casalinga per 3-1 contro il Bologna, realizza tutte e tre le reti dell'incontro, trovando così la sua prima tripletta in Serie A, che è anche la prima in maglia rosanero e la seconda in carriera.[61][62]
    Con le due reti dell'11 aprile in Palermo-Chievo Verona (3-1) supera il personale record di marcature in massima serie, di 14 gol, fatto pervenire nell'annata precedente, facendo salire il suo bottino a 15 realizzazioni, poi salito a 16 con la successiva rete nel pareggio in trasferta a Cagliari (2-2), stabilendo un nuovo record.
    Con la 18ª rete in campionato segnata contro il Siena (vittoria in trasferta per 2-1, unica partita di campionato in cui ha segnato insieme al suo compagno di reparto Edinson Cavani), ha raggiunto Dante Di Maso in testa alla classifica dei marcatori più prolifici della storia del Palermo in Serie A, con 40 centri,[63] superandolo nella giornata successiva con la 41ª realizzazione fatta registrare in Palermo-Sampdoria (1-1), su calcio di rigore. Proprio in occasione di questo calcio piazzato, da lui stesso procurato, si infortuna gravemente lesionandosi parzialmente il legamento crociato del ginocchio destro:[64][65] conclude quindi la stagione alla 37ª giornata di campionato. Dati alla mano, questa è stata una delle sue migliori stagioni in carriera: ha marcato 22 reti complessive, comprese le tre realizzate in Coppa Italia, in 38 presenze stagionali, ed ha segnato 6 gol in cinque giornate consecutive (dalla 32ª alla 37ª, serie iniziata con una doppietta al Chievo Verona), 9 se si considerano le ultime sette partite; tra la 23ª e la 26ª giornata aveva segnato 4 reti consecutive. Si è dimostrato uno degli attaccanti più forti del campionato italiano, vivendo una stagione in continuo crescendo e rivelandosi un fattore decisivo ed un valore aggiunto per i successi stagionali del Palermo.
    Il 13 maggio è stato visitato a Villa Stuart dal Professor Pier Paolo Mariani, che ha deciso di operarlo nella giornata successiva:l'intervento è perfettamente riuscito e la prognosi è stata indicata in quattro mesi.



    Dopo la riabilitazione, esattamente centoventi giorni dopo, Miccoli - al fine di trovare la migliore condizione - torna a giocare una partita ufficiale con la formazione Primavera nell'incontro del 18 settembre 2010 valido per la seconda giornata del Campionato di categoria vinto per 3-0 contro la Roma: l'attaccante, apparso in forma,[72] si è reso protagonista con una doppietta.[73]
    Pronto per la sfida contro la Juventus del 23 settembre (tutti e novanta i minuti in panchina)[74] e rimasto in tribuna tre giorni dopo nella giornata successiva contro il Lecce (la squadra che lui tifa),[75] debutta in stagione nella seconda giornata della fase a gironi di Europa League contro gli svizzeri del Losanna disputata il 30 settembre: la squadra ha vinto 1-0 e Miccoli è dovuto uscire per un nuovo infortunio al 43', lasciando il posto a Mauricio Pinilla;[76] per lui si è trattato dell'esordio in Europa con la maglia del Palermo.
    Rientra in campo dopo più di un mese nella stessa maniera della volta precedente: la partita del campionato Primavera vinta per 5-1 contro il Crotone (in cui ha realizzato una tripletta)[77] precede l'incontro di Europa League, nella fattispecie la quarta giornata del girone persa per 3-1 in casa dei russi del CSKA Mosca.[78] Torna al gol il 21 novembre nella partita della 13ª giornata campionato in trasferta col Cesena,[79] realizzando il definitivo 2-1 con un potente tiro a girare su assist di Mattia Cassani.[80] Nella giornata successiva sblocca la partita poi vinta per 3-1 contro la Roma, segnando il primo gol casalingo della stagione.[81]
    Nella 15ª giornata di campionato, nella sconfitta esterna contro il Napoli (1-0), ottiene la 100ª presenza con la maglia del Palermo; le apparizioni sono così suddivise: 93 in campionato, 4 in Coppa Italia e 3 nelle coppe europee.[82] Dati alla mano, con Miccoli in campo il Palermo ha avuto un rendimento migliore rispetto alle volte in cui il giocatore è assente; talvolta le partite hanno avuto esiti diversi (in negativo) anche quando Miccoli è uscito anzitempo dal campo.[83]
    Non segna alcuna rete per tre mesi, dal 6 febbraio 2011 (giorno di Lecce-Palermo 2-4 valida per la 24ª giornata) al 7 maggio (giorno di Palermo-Bari 2-1 della 36ª giornata), chiudendo comunque la stagione con il 50º gol con il Palermo in Serie A, rendendolo il miglior goleador rosanero in tal senso. La sua stagione, che non lo ha visto in perfette condizioni fisiche e mentali,[84] si chiude con 28 presenze e 10 gol fra campionato, Coppa Italia (persa in finale contro l'Inter per 3-1) ed Europa League; molte delle sue reti sono state decisive per le vittorie della sua squadra.[84][85]
    Stagione 2011-2012 [modifica]
    Il 28 luglio 2011, in occasione della sfida di andata del terzo turno preliminare di Europa League allo Stadio Renzo Barbera contro gli svizzeri del Thun, realizza su calcio di punizione il suo primo gol in ambito internazionale con la maglia del Palermo; esso è valso il pareggio per 2-2 al 92'.[86]
    Il 1º febbraio 2012, in Inter-Palermo (4-4), realizza la sua seconda tripletta in rosanero che gli permette di raggiungere e poi superare Carlo Radice quale miglior marcatore del Palermo di tutti i tempi, toccando i 64 gol contro i 62 di Radice; peraltro, l'Inter diventa la squadra contro cui ha realizzato più reti, 8.



    Nazionale



    Esordisce con la Nazionale azzurra Under-18 nel 2-0 del 17 ottobre 1996 contro i pari età della Grecia. In poco più di un anno colleziona 10 presenze totali con questa selezione, tutte all'epoca della militanza nel Casarano.
    Sotto la guida tecnica di Giovanni Trapattoni,[88] tra il 2003 e il 2004 ha vestito per 10 volte la maglia della Nazionale maggiore, segnando 2 reti. Esordì in Nazionale il 12 febbraio 2003 nella gara amichevole contro il Portogallo disputata a Genova. Con la maglia azzurra segnò una rete direttamente da calcio d'angolo, sempre contro il Portogallo, in un'amichevole giocata il 31 marzo del 2004 a Braga.
    Da allora non ha più occasione di giocare in Nazionale. Dopo la positiva stagione 2009-2010 (22 reti complessive) è indicato come possibile partecipante a sorpresa ai Mondiali 2010 in Sudafrica, ma la convocazione da parte del commissario tecnico Marcello Lippi non arriva.[89] Il giocatore, che non avrebbe comunque potuto rispondere all'eventuale convocazione a causa di un infortunio al ginocchio destro rimediato proprio sul finire della stagione, esprime in più occasioni il suo dispiacere per non essere stato mai preso in considerazione.



    C'è SOLO UN CAPITANO, C'è SOLO UN CAPITANO, UN CAPITANO, FABRIZIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO......MICCOLIIIIIIIIIIIIIIIIIII

     
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