Le dieci vie per evolvere i giochi horror

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  1. ©™The Special One™©
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    amnesia_01



    Uno degli sviluppatori della Frictional Games, responsabili del terrificante Amnesia, ha rilasciato un post dove spiega quali sono secondo lui i dieci passi che si dovrebbero compiere per migliorare i videogiochi horror.

    1- Il primo dei numerosi passi è quello di riuscire a descrivere una situazione in cui ci si potrebbe ritrovare normalmente in modo da allontanare il pensiero che qualcosa di orrendo possa mai accadere. Le situazioni dovrebbero comunque rimanere verosimili per riuscire a trasmettere pienamente tali sensazioni.
    2- L’orrore non deve mai essere rivelato nelle prime battute di gioco: mantenere alto il livello di angoscia, senza realmente mostrare qualcosa, si rivela essere un ottimo metodo per donare a certi momenti la giusta atmosfera terrificante senza che il giocatore si abitui alla cosa.
    3- Un buon gioco dovrebbe riuscire a farci dubitare di ciò che vediamo. L’orrore è reale o solo nella nostra testa? Non è facile mantenere tale elemento presente per tutta la durata del gioco ma alcuni espedienti come delle meccaniche che regolano la nostra sanità mentale possono tornare utili ma non se usate come in passato.
    4- I combattimenti, come le sue meccaniche, dovrebbero essere ridotti all’osso o al limite trattati con molta cura. Il combattimento lascia che ci si concentri su elementi di scarsa importanza rispetto all’intento primo del gioco e l’idea potrebbe farci sentire più confortati grazie alla possibilità di difenderci.
    5- Dovremmo anche allontanarci dall’idea di nemico: la parola stessa riporta alla mente situazioni di guerra o almeno di lotta, il che è totalmente fuori strada rispetto al principio dell’horror. Tutto ciò non ci porterebbe a chiederci il perché tali creature esistano e quali siano le loro intenzioni.
    6- Il mondo di gioco dovrebbe essere molto più esplorabile che in passato evitando di proporci strade strette e obbligate per arrivare da un punto all’altro. Dovremmo poter evitare certe zone ed essere liberi di andare dove ci pare. Tutto questo aumenterebbe il senso di normalità e la sensazione di trovarsi in un mondo reale.
    7- Pochi elementi dovrebbero mediare tra il gameplay e il mondo di gioco. Bisogna fare in modo di trovarsi sempre nei luoghi adatti quando l’”orrore” accade. Dovremmo essere sempre padroni delle nostre azioni. Le scene d’intermezzo possono distrarre e non renderci protagonisti della scena.
    8- Dovremmo poter prendere delle scelte ma diversamente da come accade attualmente: scegliere A, B o C per poi imboccare delle strade predefinite non aiuta a rendere le nostre scelte realmente personali. Dovremmo poter aver modo di pensare sempre a ciò che decidiamo di fare e ciò che abbiamo fatto tramite ripercussioni durature sul gameplay, donandoci la sensazione di essere stati davvero noi a causarle.
    9- Il gioco dovrebbe creare un orrore duraturo, che sia in grado di perseguitarci anche un volta messo via il controller e l’elemento della normalità giunge in nostro aiuto. Dovremmo poter associare all’esperienza vissuta a qualcosa di presente nella nostra realtà.+
    10- Il fattore umano aiuterebbe a rendere tutto più terrificante ma inserire per bene un essere umano senziente all’interno di un gioco potrebbe essere un problema, molti metodi di interazione risultano ancora macchinosi (finestre di dialogo) anche se l’uso di semplici azioni come quelle viste in Ico possono aiutare a rendere l’idea.

    Se state sviluppando un vostro gioco a tema horror questi dieci consigli possono tornare utili e, aspetto molto interessante, potrebbero voler dire qualcosa sul prossimo gioco della serie Amnesia: A Machine for Pigs.






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0 replies since 3/5/2012, 13:26   13 views
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