Rigori maledetti: il Chelsea è campione!

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    "Rigori maledetti: il Chelsea è campione!"

    "Bayern Monaco beffato dagli undici metri: decide l'errore di Schweinsteiger e la trasformazione finale di Drogba. Mulller aveva portato i tedeschi in vantaggio all'83', prima di incassare il pareggio di Drogba all'88'. Robben fallisce un penalty ai supplementari e ai rigori arriva la mazzata
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    "Quattro anni fa i rigori avevano tolto tanto al Chelsea, questa sera hanno restituito tutto con gli interessi a scapito di un Bayern Monaco che avrebbe strameritato di fare sua la Champions League giocata nello stadio di casa. Una partita pazzesca, un dominio dei tedeschi incredibile contro il catenaccio degli inglesi. Thomas Muller che all'83' segna finalmente il gol-vittoria. Peccato che poi pareggi Didier Drogba all'88', si vada ai rigori e Arjen Robben fallisca il penalty del 2-1. Già i rigori. Quelli che hanno deciso la finale e l'hanno regalata al Chelsea. Una beffa incredibile, un successo storico.

    BAYERN SENZA SORPRESE, DI MATTEO SCEGLIE BERTRAND - Jupp Heynckes conferma le sensazioni della vigilia e non tocca il tradizionale 4-2-3-1 con Robben, Muller e Ribery a supporto dell'unica punta Gomez, mentre insieme a Schweinsteiger è Kroos a giocare da mediano. Le assenze sono quasi tutte in difesa, dove mancano gli squalificati Badstuber e Alaba (il terzo è Luiz Gustavo) e così il terzino sinistro è Contento, con Tymoshchuk centrale in coppia al titolare Boateng. Soltanto panchina per Rafinha e Van Buyten. Roberto Di Matteo sorprende di più decidendo di schierare dal primo minuto il classe '89 Bertrand (al debutto in Champions League) - e non Malouda - sulla fascia sinistra di centrocampo in quello che resta un 4-2-3-1 ma con propensione ancor più difensiva. In extremis viene recuperato David Luiz, che parte titolare al centro della retroguardia con Cahill, mentre Bosingwa si muove da terzino destro. Soltanto panchina per Essien, rimpiazzato da Lampard e Obi Mikel in mezzo al campo con Mata e Kalou a supporto di Drogba. Le assenze nei Blues sono pesanti, gli squalificati Terry, Ivanovic, Ramires e Meireles."


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    DOMINIO STERILE DEL BAYERN - L'undici di casa scende in campo carico a mille e sospinto dai propri tifosi schiaccia da subito il Chelsea nella propria metà campo. Al 4' Schweinsteiger ci prova da fuori, seguito immediatamente da Kroos e Robben. Si assiste a un crescendo inarrestabile che porta a una serie di corner senza precedenti a favore dei tedeschi, che però non sfondano pur creando almeno un paio di occasioni impressionanti. Al 19' Gomez non trova la conclusione giusta in area sugli sviluppi di una rimessa laterale, mentre al 21' Cech arriva male su un tiro di Robben e viene salvato addirittura dalla traversa. Il gol sembra nell'aria, una calamità inevitabile per i Blues. Eppure, dopo 36' di pura sofferenza arriva il primo tiro del Chelsea, che con uno splendido contropiede porta alla conclusione Kalou (parata da Neuer). Il Bayern Monaco trova altre due chance prima dell'intervallo (Ribery al 39' e Gomez al 42'), ma sono gli inglesi a chiudere in crescendo la frazione di gioco. Uno 0-0 stretto stretto per i padroni di casa, che terminano con 13 tiri contro 2 e 8 corner a 0.


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    MULLER ILLUDE, DROGBA FA 1-1 - La ripresa parte con il Chelsea che prova a farsi sentire in avanti, ma dura ben poco. Al 54' il Bayern Monaco si vede annullare un gol per un fuorigioco di poco di Ribery, mentre al 60' Cole è costretto a immolarsi su una conclusione a botta sicura di Robben. I tedeschi prendono in mano saldamente le redini della partita, ma non sfondano. Di Matteo al 73' opera il primo cambio mettendo Malouda per Bertrand, mentre Heynckes pensa soltanto a invertire Robben con Muller. La mossa è decisiva, perché il nuovo esterno destro inizia a creare più di un problema a Cole, sino ad allora il migliore in campo ma anche uno dei più stanchi. Così all'83' arriva il gol. Cross dalla sinistra, Muller è libero e insacca di testa beffando Cole e Cech. Sembra fatta, al punto che Heynckes regala la standing ovation a Muller rimpiazzandolo con Van Buyten all'86', mentre Di Matteo rischia il tutto per tutto con Torres per Kalou (84'). Ma finita non è. Perché il Bayern Monaco deve fare i conti con Drogba, che all'88' insacca il pareggio con un colpo di testa poderoso sugli sviluppi di un corner. 1-1 ingiusto per i padroni di casa. Ma si va comunque ai supplementari.


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    RIGORI FATALI: DROGBA DECIDE - Le emozioni non accennano a diminuire. Al 93' infatti Drogba torna indietro per dare una mano ai suoi e stende, come già capitato a Barcellona, un avversario in area (nell'occasione Ribery). È rigore, che spetta al grande ex Robben. Mai scelta fu più infausta, perché l'olandese calcia centrale e si fa parare la conclusione da Cech. La partita non si sblocca, mentre Heynckes è costretto a rimpiazzare Ribery (crampi) con Olic (97'). Decisamente meno entusiasmante il secondo supplementare. E, così, si va ai rigori. L'apice di una serata pazzesca: Lahm apre le danze e non sbaglia, Mata invece si fa parare la conclusione da Neuer. Gomen fa 2-1, David Luiz mette il primo per i Blues ma Neuer si presenta dal dischetto e cala il tris. Lampard risponde, tocca ad Olic. Che si fa ipnotizzare da Cech. Cole coglie l'occasione e pareggia, regalando a Schweinsteiger un rigore pesantissimo: palo pieno. Tocca a Drogba. Ed è il gol della storia. Il Chelsea diventa campione d'Europa nella serata più incredibile della sua storia.


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    CAMPIONI DELL'INCREDIBILE - Un epilogo del genere i tifosi del Bayern Monaco se lo ricorderanno a lungo, una finale per certi versi ancora più dolorosa rispetto a quella del 1999, persa nei minuti di recupero contro un'altra inglese, il Manchester United. Ma questi sono stati 120' più rigori che entrano di diritto nella storia del calcio, una partita semplicemente incredibile. Con un dominio così netto da una parte e un'inconsistenza così evidente dall'altra. Dalla parte del vincitore. Che fa sua la prima Champions League della propria storia, un double con la FA Cup che soltanto qualche mese fa sembrava impensabile. Eppure è diventato possibile con l'avvicendamento in panchina tra André Villas-Boas e Di Matteo. Che di bel calcio ne ha portato poco - eufemismo - ma di compattezza nello spogliatoio ne ha portata tanta. E ha rigenerato un campione assoluto come Drogba, che ha deciso la finalissima segnando il nono gol in nove finali giocate con i Blues. Più il rigore che ha portato la sua squadra nella storia. Se fossimo in Roman Abramovich, l'uomo che ha trionfato quasi a sua insaputa (la totale assenza di programmazione del suo Chelsea non ha pesato in questa serata pazzesca), ci penseremmo due volte prima di lasciarlo andare il 30 giugno, quando il contratto dell'ivoriano andrà in scadenza. Eppure, in fondo, sarebbe soltanto l'epilogo più incredibile di una storia incredibile.




     
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