Messi vola con l'Argentina Paraguay battuto: ora è in vetta

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  1. .Luigi17™
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    La nazionale di Sabella vince 3-1: apre Di Maria in collaborazione con Lavezzi, dopo il pareggio di Fabbro segna Higuain e chiude il solito Leo. Argentini in testa al girone di qualificazione sudamericano, Paraguay ultimo


    Una pura formalità. L’Argentina di Sabella non sbaglia un colpo e seppure dal punto di vista dell’estetica, soprattutto all’inizio, non regali grandi spunti al pubblico di Cordoba, i tre punti contro il Paraguay, nell’ennesima gara di qualificazioni ai Mondiali, non sono mai in discussione.

    PARTENZA LENTA — Finisce 3-1, ma l’Argentina inizia piano, esattamente come Messi. Il c.t. ex Estudiantes inizia con il 4231 e nella pattuglia offensiva si permette il lusso di schierare Lavezzi, Messi e Di Maria alle spalle di Higuain. Una batteria di fuoco unica. Il Paraguay gioca da ... Paraguay, prova a tenere il ritmo basso per poi verticalizzare improvvisamente. L’AlbiCeleste fatica a costruire da dietro, anche se Gago ci mette tutta la buona volontà, andando a prendere i palloni dai difensori e cercando di pulire la giocata. Sembra tutto silente, ma il turbo si innesca all’improvviso, merito di un Lavezzi ispiratissimo. Smarcamento scattante, il Pocho gioca un uno contro uno sul lato destro e trova in mezzo Di Maria, che apre il piattono e calcia con forza: la palla incoccia nella schiena dell’iperattivo Lavezzi e si alza rendendola imprendibile per Villar.

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    SHOW DI MESSI NELLA RIPRESA — Il gigante argentino torna a dormire e il Paraguay trova il pareggio grazie a una ingenuità di Brana, che nel tentativo di rinviare di testa colpisce la palla con la mano: non sbaglia dagli 11 metri l’argentino (di nascita) Fabbro che infila il sampdoriano Romero. L’Argentina ha la consapevolezza della grande squadra. Non si scompone e trova il gol del vantaggio poco dopo. Altra verticalizzazione sul centro-destra, la palla, sporcata da un tentativo di intervento della difesa AlbiRoja, arriva a Higuain che mette dentro con un bel diagonale. Alla mezz’ora i tiri nello specchio effettuati dall’Argentina non sono più di due, ma il tabellone segnala il vantaggio AlbiCeleste. Manca Messi, il principe si fa attendere, ma alla fine arriva anche lui, e delizia la platea. Comincia con un calcio di punizione quasi perfetto che però incoccia il palo. Poi bissa i legni con un gran tocco sotto sul portiere in uscita. Il secondo tempo è uno show tutto suo, e il giocatore del Barça trova anche la rete che dà all’Argentina la completa tranquillità: un altro calcio di punizione, dai 30 metri. L’esercizio di stile termina 3-1, e la squadra di Sabella di prende anche la testa del girone di qualificazione con 13 punti in sei partite.

    LE ALTRE GARE — Nella notte vittoria sudatissima e per niente meritata dell’Ecuador che mette sotto la Bolivia solo grazie a un rigore totalmente inventato e realizzato da Caicedo nell’ultima parte di gara. Bel successo anche per il Perù, in casa contro il Venezuela, trascinata dal figliol prodigo Jefferson Farfan, autore della doppietta che annulla il vantaggio di Arango.


     
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0 replies since 8/9/2012, 11:33   8 views
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