Rossi: "Difficile battere Lorenzo" "Non so se sarò veloce come Jorge"

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    Rossi: "Difficile battere Lorenzo"
    "Non so se sarò veloce come Jorge"
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    Valentino Rossi si prepara a tornare in sella alla Yamaha. E lo fa in punta di piedi. Dopo due anni deludenti con la Ducati, il "Dottore" dividerà nuovamente il box con Lorenzo, ma questa volta sarà più dura stare davanti allo spagnolo. E Rossi lo sa bene: "Non so se sarò veloce come Jorge, mi devo concentrare molto su me stesso per provare a capire quanto potenziale ho per le prossime stagioni".

    Del resto, sul suo compagno di squadra, Rossi ha le idee chiare: "Lorenzo forse è il pilota migliore e ha disputato gare incredibili con la M1, penso che per me sarà difficile batterlo". Il Dottore comunque ha già pronta la ricetta per tornare nelle posizioni che contano in Motogp: "L'importante è avere una chance di lottare per un buon piazzamento, ottenere risultati positivi, far crescere la moto e andare forte dall'inizio alla fine. So che è difficile, ma l'obiettivo è questo".

    Un Valentino prudente, dunque. In passato il rapporto con Lorenzo, del resto, non è stato certamente idilliaco e il Dottore forse non intende turbare gli equilibri del team Yamaha con qualche parola di troppo: "Penso che avremo meno problemi. Lorenzo è stato molto corretto nella vicenda del mio ritorno, non ha creato difficoltà". Per farsi spazio nel box, meglio affidarsi al cronometro e ai risultati.

    Nel futuro di Valentino c'è la Yamaha, ma il presente è ancora la Ducati. E la voglia di riscatto di Rossi è pari ai rimpianti per il fallimento con la moto della Casa di Borgo Panigale: "E' un peccato per i miei tifosi e per quelli della Ducati. Era una grande matrimonio. Mi dispiace molto, abbiamo dato il massimo ma i risultati non sono arrivati. Certo, ci sono state gare positive come a Le Mans quest'anno sul bagnato. La decisione è stata difficile, perché conosco tante persone alla Ducati e l'arrivo dell'Audi cambierà la situazione nei prossimi anni".

    Ma perché tra Valentino e la Ducati non è mai scoccata la scintilla? Sulla questione il Dottore ha una sua spiegazione: "L'avventura è stata complicata sin dall'inizio, non siamo riusciti a risolvere i problemi in un anno e mezzo e non sono mai stato competitivo. La carenza di grip sull'anteriore è stato il problema principale sin dai test di Valencia nel 2010 e dopo 2 anni siamo ancora nella stessa situazione".

    Così, per continuare a stare insieme ai più forti, Valentino ha deciso di cambiare rotta: "A questo punto della mia carriera devo cercare di correre con una moto più competitiva, questo è stato il motivo alla base della mia scelta. I momenti difficili aiutano a diventare una persona migliore. In questo periodo ho sofferto molto, abbiamo provato di tutto ma non è stato sufficiente".
     
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