Esuberi, ce n'è per tutti i gusti Gli strani casi di Palombo e Floccari

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  1. .Luigi17™
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    Molte squadre sono ancora alle prese con lo sfoltimento delle rose: sul mercato, fra gli altri, Iaquinta (Juve), Bonazzoli (Reggina), Larrivey (Cagliari). Il centrocampista della Samp ha finito col... prolungare il contratto, l'attaccante della Lazio è stato "riscoperto" da Petkovic


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    Rose gonfie, contratti da rifare, scelte riviste, piani tecnici che cambiano o mille altri motivi, alla fine il risultato è quello: giocatori in cerca di squadra, anche a mercato finito. Spesso capita perché si tratta di esuberi non smaltiti, e non è sempre facile trovare una soluzione. La Juve, per esempio, è riuscita a piazzare brillantemente Elia (Werder), Felipe Melo (Galatasaray), Krasic (Fenerbahçe), Martinez (Cluj), Ziegler (Lokomotiv Mosca), ma Iaquinta gli è rimasto sul groppone. L'attaccante, che la scorsa stagione ha finito al Cesena, ha ancora un anno di contratto a 3 milioni, c'è stato qualche sondaggio con l'estero e di sicuro ci riproveranno a gennaio, ma l'impressione è che si vada serenamente a scadenza. Esito differente invece per Palombo, che per tutta l'estate si è allenato insieme agli altri esuberi Samp. Tornava dal prestito all'Inter, tante squadre di medio-alto livello anche oltre confine l'hanno approcciato ma non sempre si trattava di destinazioni gradite e poi c'era l'ostacolo ingaggio: 1,5 milioni annui fino al 2015, cifra che difficilmente ci si accolla tra le non grandi. Il centrocampista aveva anche trattato la risoluzione, ora invece a mercato chiuso l'accordo è arrivato ma nel senso opposto: Palombo si lega ancora di più alla Samp, spalmando il contratto su altri due anni (900mila euro a stagione fino al 2017) e rendendo a Ferrara un'alternativa in più a centrocampo. E' battaglia invece tra la Reggina e Bonazzoli. Da un lato il club, che ha abbassato il tetto ingaggi e ha chiesto all'attaccante una pesante riduzione del suo attuale accordo (fino al 2014). Dall'altra il bomber, che già in passato si era decurtato lo stipendio in amaranto e non vorrebbe farlo di nuovo. La Reggina ha appena reintegrato il mediano Castiglia, che ha rinunciato a qualcosa, con Bonazzoli non c'è accordo e mentre la tifoseria spinge per riaverlo lui ha chiesto formalmente di poter tornare ad allenarsi con la squadra e nel frattempo si guarda intorno: in estate qualche club di B (Ternana, Cesena) l'aveva sondato, adesso potrebbe aprirsi la pista estera visto che qualche mercato intrigante ancora aperto c'è (Australia, Emirati Arabi, Qatar).

    CHI RESTA — Ci sono anche esuberi che alla fine non si muovono e si scoprono tutt'altro che giocatori in più. Detto di Palombo, alla Lazio c'è Sergio Floccari: negli ultimi giorni di agosto era diventato uomo mercato anche ad alto livello (Inter, su tutte), ma non si è mosso anche perché Petkovic lo vede parecchio e quello di Lotito non è club che fa sconti. Nel settore è rimasto anche Libor Kozak, sostituto naturale di Klose, mentre proprio ieri ha ufficializzato il prestito dell'uruguaiano Emiliano Alfaro, già vicino al Chievo, all'Al Wasl. E' rimasto anche Larrivey a Cagliari: ogni estate pare quella della partenza, invece El Bati spesso resta e finisce pure per giocare tanto (l'anno passato 27 partite e 7 gol). L'Udinese invece i suoi esuberi, una buona decina, li ha girati agli altri club di proprietà, Granada e Watford: magari qualcuno esplode (Vydra, per esempio, che in Championship la butta dentro che è un piacere) e torna buono l'anno prossimo.

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    CENTRALI E RINNOVI — Ci sono poi quelli a scadenza 2013, che se restano tali possono accordarsi con un nuovo club già a gennaio. Ancora alla Lazio, per esempio, c'è Diakite, ultimo anno di contratto a 300mila euro: per il rinnovo si è trattato parecchio ma ancora non c'è accordo, nonostante la Lazio non faccia mistero del fatto che vorrebbe tenerlo e lui abbia rifiutato in estate un bel po' di squadre che però non andavano mai oltre la proposta di rinnovo di Lotito. L'impressione è che alla fine un accordo si possa trovare, nonostante ci siano club con portafogli importanti (Juve, Terek Grozny) che in vista dell'inverno tengono monitorata la situazione. Un altro centrale di valore all'ultimo anno di contratto è Marco Andreolli. In estate, in momenti e occasioni diverse, è stato vicino a Inter, Milan e Juve, e nell'ultima settimana di agosto aveva un posto che lo aspettava al centro della difesa dello Schalke 04, saltato all'ultimo momento perché quello di cui doveva prendere il posto, Papadopoulos, non ha accettato di andare allo Zenit. Qui trattative per il rinnovo non ce ne sono: il Chievo sa che Andreolli vorrebbe salire a un livello successivo. E probabilmente lo farà proprio a gennaio, nel frattempo ci si lavora.
     
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