Palermo: via Sannino c'è Gasperini

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    Palermo: via Sannino c'è Gasperini


    "Sannino può perdere anche altre due gare di fila, non sarebbe in ogni caso a rischio". Così Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, si era espresso alla vigilia del match contro il Cagliari finito 1-1. Invece non è bastato nemmeno il pareggio a Giuseppe Sannino per evitare l'ennesimo esonero del vulcanico patron. Al suo posto è stato chiamato l'ex Inter Gian Piero Gasperini che guiderà il primo allenamento già da martedì.

    "Sannino non credeva nella squadra e la squadra non credeva in lui, era troppo distante dai giocatori, non è riuscito a integrarsi ed ero preoccupato perché ho notato un'involuzione - ha detto Zamparini a Radio Radio spiegando la sua decisione - Non è stato certamente il risultato di ieri a determinare l'esonero. Non si è sintonizzato neanche all'1% con la squadra, infatti mi hanno fatto notare che dopo il gol, il primo in campionato, nessuno è andato da lui e in genere, in questi momenti di tensione accade questo". In panchina arriva Gasperini: "Lo avevo già contattato prima che andasse all'Inter, prima di prendere Pioli il candidato era lui. Lo conosco da tempo, è un allenatore che ha un buon curriculum e che ha fatto bene dove eèandato, gioca un buon calcio e lo ritengo adatto per il Palermo". Il presidente rosanero rivela poi che per Gasperini ha previsto "il premio Uefa. Non so se giocherà con la difesa a tre, farà come vuole lui. Reja? Mai contattato".

    E ancora: "Questa operazione costerà al Palermo un milione e mezzo di perdita, ho fatto un errore clamoroso con Sannino, un errore propiziato dalla conoscenza che aveva Perinetti che con lui ha lavorato al Siena dove ha fatto molto bene. Credevo moltissimo in lui, non avrei mai pensato di esonerarlo, ma tutti hanno visto il Palermo in queste tre gare. E' sempre meglio esonerare un allenatore che andare in B e perdere 40 milioni".

    "Ringrazio Zamparini per l'opportunità che mi ha dato, vuol dire che doveva andare così - le parole di Sannino - Speravo di avere più tempo per lavorare, ma il calcio è questo. Ringrazio anche la squadra per ciò che ha fatto con me, tutti i ragazzi si sono impegnati al massimo e sono grato per questo".

    Nonostante le belle parole spese pochi giorni prima dell'ultima partita, Zamparini dunque ha deciso ancora una volta di cambiare la guida tecnica della sua squadra. Via Sannino, dentro Gasperini con annessa rivoluzione tattica. Troppo poco un solo punto in tre partite per far mantenere la calma al vulcanico presidente, poco importa che il gol di Sau nell'1-1 col Cagliari fosse arrivato solo nel finale di partita. Il primo esonero stagionale anche quest'anno ha le forti tinta rosanero, ma dalle parti del Barbera ormai ci sono abituati.

    Il problema semmai è un altro. Se ne va un allenatore dalle fortissime convinzioni tattiche di stampo sacchiano e un 4-4-2 mai (o quasi mai) cambiato in carriera. Ne arriva un altro che del 3-4-3 ha fatto le proprie fortune e sfortune. Sarà rivoluzione per una squadra costruita in estate con un credo particolare che si ritroverà a dover studiare sul campo nuovi schemi e nuove posizioni. Sarà una scommessa, l'ennesima di Zamparini, con la speranza che non finisca come con Pioli nella scorsa stagione.

     
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