Scommesse, processo. Palazzi: 3 anni e 6 mesi per Bonucci, 1 anno a Pepe

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ibracadabra11
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    nuovo.archivio.foto.stefano.palazzi.procuratore.figc.356x237

    Terza giornata del processo sportivo Figc sul calcioscommesse. Dopo il filone di Bari, oggi si passa all'inchiesta di Cremona: fra i protagonisti ci sono gli juventini Bonucci e Pepe, che devono rispondere rispettivamente di illecito e omessa denuncia per la gara Udinese-Bari del campionato 2009/2010. Il Lecce rischia la retrocessione in Lega Pro, coinvolti anche Bologna, Sampdoria e Udinese. Intanto Ranocchia e Gillet sono stati sentiti in procura a Bari.


    LA GIORNATA IN DIRETTA

    16.50 - ECCO TUTTE LE RICHIESTE di Palazzi:


    Bellavista: 9 mesi in continuazione
    Belmonte: 4 anni
    Bentivoglio: 3 anni e 6 mesi
    Bonucci: 3 anni e 6 mesi
    Di Vaio: 1 anno
    Guberti: 3 anni
    Masiello Salvatore: 3 anni e 6 mesi
    Padelli: 3 anni
    Pepe: 1 anno
    Portanova: 3 anni
    Semeraro: inibizione di 5 anni più richiesta di preclusione
    Vives: 3 anni e 6 mesi

    Club.
    Bologna: -2 punti e 50 mila euro di ammenda
    Lecce: retrocessione in Lega Pro e -6 punti
    Udinese: 50mila euro

    16.55 La requisitoria di Palazzi divisa per partite. Bari-Lecce "Su questa gara ci sono le convergenti dichiarazioni di Andrea Masiello, di Giacobbe e Carella. Masiello dice che prima della gara ci fu un incontro tra Carella e Quarta, e Carella lo conferma. Sabato 14 Giacobbe e Carella incontrano Quarta a Lecce. Carella quantifica una offerta in euro 300mila, subito dopo Quarta si allontana e colloquia con un uomo che Carella riconosce in Semeraro, poi si riavvicina e riconsegna ai due un assegno come garanzia di 300mila euro. Circa 10 giorni dopo la gara, Quarta consegna 70mila euro a Carella, poi un altro assegno di 80mila euro. Per discutere della trasnazione dei restanti soldi, ci fu un incontro all'hotel Tiziano, con Masiello che conferma a queste persone la volontarietà dell'autorete. Si conviene di arrivare allora a 220mila euro, e non c'è contraddizione da parte di Masiello, perché parla di un accordo finale di 200mila euro. Ci sono poi i riscontri della polizia giudiziaria, gli accertamenti bancari che confermano la piena coerenza di questi movimenti, le banconote non a caso vengono consegnate in fascette per gli accertamenti. La presenza di Semeraro non può essere casuale, e non è casuale che dopo il colloquio con Semeraro consegna l'assegno a Carella. L'incontro al Tiziano è significativo, e restano solo 20mila euro non pagati che però si giustificano per l'avvenuto emergere dell'inchiesta giudiziaria. A Vives si contesta la sua partecipazione all'accordo, e si contesta il segnale dell'accordo. Vives viene individuato come il leccese che deve dare il segno dell'avvenuta combine. Se sia avvenuto o meno, questo è un equivoco che comunque non fa venire meno la partecipazione all'illecito. Se sia stata una pacca sulla spalla o uno scambio della maglia, non cambia nulla".

    La requisitoria di Palazzi divisa per partite. Bologna-Bari. "C'è un contatto tra Masiello e Portanova, c'è questa proposta che viene fatta da Carella e Giacobbe, e c'è la condotta di Portanova, che intavola la trattativa su tale proposta illecita. E' bene sgombrare il campo da equivoci riscontrati dalle difese :l'introduzione delle scommesse sportive ha cambiato il tipo di illecito sportivo. Nel caso di specie si è verificato propri oquesto, nessuna delle due squadre aveva inetresse di classifica, il Bologna si era salvato ,il Bari condannato alla retrocessione. Ebbene, l'unico scopo di Carella e Giacobbe con Portanova era proporre scommessa su un risultato che potesse garantire una buona vincita. E' inverosimile la dinamica del secondo incontro chiarificatore che Portanova avrebbe chiesto ai due. Portanova ha la necessità di rivederli per concludere l'illecito, ma prima deve chiedere al capitano Di Vaio, e questo dispiace ancora di più. Ricevuta la risposta negativa di Di Vaio, Portanova richiama i due per comunicare dhe non se ne fa nullla".

    16.40 La requisitoria di Palazzi divisa per partite. Bari-Sampdoria: "Ci fu un doppio tentativo, il primo perpetrato dal cosiddetto gruppo degli "zingari", ma su questo hanno patteggiato tutti meno che Benitivoglio, che comunque ha fornito degli elementi di riscontro di cui la Commissione dovrà tenere conto. Un secondo tentativo, vede invece arrivare a Masiello un'offerta di denaro da parte di Guberti. Masiello ne parlò a Marco Rossi e non ad altri perché fu bloccato da Mutti che gli disse che a Bari era stato visto in compagnia di Mutti. Ma ci fu un doppio tentativo di Guberti di avvicinare Rossi e che quest'ultimo conferma. Guberti però ci offre un elemento di riscontro sull'incontro con Masiello in una camera d'albergo, le cui modalità sono particolarmente significative. Guarino non esclude che Masiello e guberti abbiano parlato inparata sede per facilitare la vittoria della Sampdoria diertro corrispettivo di denaro. La ritrattazione di Guarino fornita dalla difesa di Guberti è incredibile. A ripreova: Carella afferma che in un incontro per strada, Guarino chiede a Carella perché non vogliono accontentare Guberti. Ciò inchioda alle sue responsabilità di Guberti". (Tuttosport).

    16.15 La requisitoria di Palazzi divisa per partite. Udinese-Bari: "Sulla base dei dati probatori emerge la responsabilità dei soggetti incolpati. Le dichiarazioni accusatorie di Masiello sono riscontrate sui criteri probatori. Ci sono dichiarazioni di De Tullio, primo quadro di riferimento su Andrea Masiello che ritira anche parte della vincita effettuata a seguito della gara. E Masiello parla della proposta di De Tullio, trattative che si intavolano nel mondo degli scommettitori, scommesse non regolari finalizzate a tentare di corrompere giocatori. E' coerente che inizialmente i soggetti coinvolti tentino di affibbiare ad altri la proposta della combine. Masiello sostiene che l'iniziale iniziativa illecita proviene da De Tullio, e ci riferisce che la sua proposta la riportò a Bonucci, Parisi, Belmonte e Salvatore Masiello, per Andrea Masiello tutti dichiaratisi disponibili. La mera disponibilità iniziale prevede già l'illecito sportivo, visto che è in pericolo il risultato sportivo. La proposta di Masiello trova ulteriore sviluppo perché dice che Salvatore Masiello chiama Pepe, legati entrambi da trascorsi in squadra in comune. Elemento in comune è la passione di Pepe per la Ferrari, se dice "la vuoi comprare o la vuoi vendere" ciò non cambia il quadro probatorio. E' un elemento qualificante, peraltro non ci risulta che Masiello abbia mai conosciuto Pepe e quindi la sua passione per le Ferrari ha potuto soltanto ascoltarla da altri. L'avvenuta telefonata è comprovata, anche se non esiste materiale probatorio dalla procura ordinaria. La conferma formidabile la si trova anche su altri elementi probatori: Belmonte e Parisi vengono chiamati in causa in altre gare. Ci sono poi le parole di Iacovelli, e il quadro di riferimento alla squadra del Bari. Si tratta del campionato precedente, ma che richiama a quanto accadrà nel campionato successivo. Stellini, Masiello, saranno gli stessi protagonisti dei fatti successivi. De Tullio, per avere conferma di questa alterazione, guardacaso chiama proprio Stellini, al quale non abbiamo contestato questo illecito, ma che comprova l'alterazione del match". In riferimento a Bonucci: "A tutti quelli che hanno riferito che non sono indagati a Bari, ho risposto che c'è piena autonomia dei due procedimenti e ci sono due procedimenti separati. Bonucci parla di contraddittorietà delle dichiarazioni di Masiello. A nostro avviso non c'è, ma esiste il progressivo arricchimento delle dichiarazioni. Masiello passa successivamente a una condotta pienamente collaborativa. Bonucci lamenta una contraddittorietà su dichiarazioni di Masiello sul momento in cui sarebbe avvenuto il suo coinvolgimento. A nostro avviso non c'è. Quando viene fatto notare a Masiello che Bonucci era in Nazionale prima, Masiello riporta che l'accordo avviene poi sul pullman. e la sistemazione nelle zone in fondo al pulman mentre Masiello è di solito nei posti centrali, lo stesso Bonucci ammette che quelle postazioni valgono solo per i tragitti allo stadio". Palazzi richiede 4 mesi per il team manager del Bologna, Marcello Sanfelice, e 5 mila euro per il Portogruaro (Tuttosport).

    14.50 La Commissione Disciplinare ha deciso di accogliere le prove portate dall'avvocato di Antoio Conte e della Juventus, Chiappero: filmati, articoli di giornale.

    14.30 Jean Francois Gillet, ex portiere e capitano del Bari, ora al Torino, è formalmente indagato dalla Procura di Bari nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse (Repubblica.it).
    14.00 Stefano Palazzi, procuratore della Figc, si oppone a tutto il materiale portato dalle difese: "Non abbiamo il tempo materiale per esaminare quegli atti. le indagini difensive quando non passano attraverso autorità giudiziaria ordinaria, non possono essere oggetto di vaglio in questa sede. Si dovrebbe prendere per buono quanto dichiarato da soggetti che poi in più delle volte non sono tesserati, non si può prendere un'intervista giornalistica, in cui peraltro Bentivoglio ammette di aver preso dei soldi"

    13.40 Nel corso della pausa pranzo del processo sportivo sul calcioscommesse, in corso all'ex ostello della Gioventù di Roma, sfogo di Daniele Portanova, difensore del Bologna: "Mi accusano di una cosa che non ho fatto, mediaticamente stanno massacrando me e la mia famiglia. Vorrebbero che ammettessi una telefonata che non ho mai fatto, ma se quella telefonata non esiste che volete che ammetta? Io sono pronto a fare ricorso in qualsiasi sede...". (Tuttosport)
    13.20 Mentre a Roma prosegue il processo sportivo per il calcioscommesse, a Bari prosegue l'inchiesta della giustizia ordinaria. Questa mattina, al comando provinciale dei Carabinieri, è stato ascoltato Andrea Ranocchia, ex difensore del Bari attualmente all'Inter. Secondo Repubblica.it, il difensore si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.
    12.29 La Commissione Disciplinare ha accolto l'istanza di patteggiamento presentata dai legali dell'ex capitano del Bari Andrea Masiello: al difensore 26 mesi di squalifica e un'ammenda di 30mila euro. Due anni di squalifica invece per Alessandro Parisi con 10mila euro di multa. Quattro mesi a Bortolo Mutti, 20 mesi e 20mila euro a Marco Rossi, 3 mesi e 10 giorni per il calciatore del Pisa Marco Esposito, 2 mesi in continuazione per l'ex calciatore Filippo Carobbio (già squalificato per 24 mesi), 1 mese in continuazione per Carlo Gervasoni (già squalificato per 23 mesi).
     
    Top
    .
0 replies since 3/8/2012, 22:44   31 views
  Share  
.